dall'articolo di Paul Hemp sul Guardian "Information Overload" (24-09)
“Con le porte dell’informazione spalancate, i contenuti precipitano verso di noi in formati innumerevoli: messaggi e tweet sui nostri cellulari. Gli amici di Facebook ci avvisano o ci mandano messaggi vocali sui nostri BlackBerry. Messaggi istantanei e i livelli delle vendite di marketing diretto (non più limitati dai costi della posta) sui nostri desktop. Per non parlare della applicazione assassina definitiva: l’email. (io, per primo, sono quasi deceduto nell’inutile sforzo di stargli dietro.) [...]
I ricercatori dicono che lo stress di non essere in grado di processare l’informazione alla velocità in cui arriva – combinata con l’aspettativa personale e sociale che, per esempio, voi rispondiate ad ogni email – può esaurirvi e demoralizzarvi.”
(traduzione di Putting People First)
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"Information overload dates back to Johannes Gutenberg."
"With the information floodgates open, content rushes at us in countless formats"
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2 anni fa
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